STUDIO DI PSICOLOGIA-PSICOTERAPIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA: dott.ssa Caterina Sirimarco

“L’infanzia e l’adolescenza sono periodi evolutivi complessi caratterizzati da uno straordinario sviluppo fisico e psicologico. La situazione di evoluzione, però, se da un lato comporta la maturazione di notevoli risorse e potenzialità, dall’altro espone una struttura psicologica che sta maturando ai più svariati rischi ambientali.

E’ possibile che l’adolescente, ma anche il bambino, sviluppino veri e propri disturbi psicologici oppure disturbi del comportamento ovvero atteggiamenti e modalità di relazione (con genitori, insegnanti o coetanei), “differenti” rispetto a quelli che ci aspetteremmo da bambini o adolescenti della stessa età.

In questi casi, oltre a gestire clinicamente i sintomi, è necessario individuare le “cause interne” del disagio, e attivare tutti i “fattori protettivi” ambientali (scuola, famiglia, gruppo dei pari),  per aiutare il bambino o l’adolescente a superare la crisi.”

(tratto da www.istitutobeck.com)

 

DI COSA MI OCCUPO:

Nel mio lavoro mi occupo di valutazione, diagnosi e trattamento delle seguenti problematiche/disturbi:

  • difficoltà di apprendimento scolastico (lettura, scrittura, matematica) e disturbi specifici dell’apprendimento;
  • autismo e ritardo cognitivo;
  • disturbi d’ansia come: fobia sociale, fobia scolare, fobie specifiche, disturbo ossessivo-compulsivo;
  • depressione infantile;
  • difficoltà emotive e relazionali;
  • problematiche e disturbi del comportamento (rabbia; disturbo da deficit di attenzione e iperattività; disturbo oppositivo provocatorio);
  • elaborazione e superamento del lutto/perdita;
  • tic (Sindrome di Tourette) e balbuzie;
  • problematiche di sonno, alimentazione;
  • enuresi ed encopresi;
  • supporto nei casi di separazione o divorzio.

 

MODALITA’ DI LAVORO

  • La prima consulenza: i genitori richiedono una consulenza su propria iniziativa o su consiglio della scuola o del pediatra. Per il primo incontro è consigliabile la presenza di entrambi i genitori così da poter raccogliere informazioni più esaustive rispetto al problema presentato. Il primo colloquio di consulenza può rivelarsi sufficiente oppure può essere l’inizio di un percorso di valutazione del minore concordato con entrambe le figure genitoriali. Può essere prevista una raccolta dei dati e delle informazioni anche attraverso fonti alternative come gli insegnanti, il pediatra o altri clinici di riferimento.
  • La valutazione: la fase valutativa prevede alcuni incontri con il bambino (generalmente da un minimo di tre ad un massimo di 6) mirati alla valutazione degli aspetti cognitivi, emotivi, relazionali e comportamentali (che verranno approfonditi a seconda del problema presentato). Gli strumenti utilizzati in fase di valutazione possono essere: il colloquio clinico, i test psicologici proiettivi e standardizzati.
  • Il colloquio di restituzione: a conclusione degli incontri di valutazione con in minore, è previsto un incontro di restituzione con i soli genitori finalizzato a condividere quanto emerso in sede di valutazione. Si potranno concordare eventuali interventi o prese in carico (percorsi di psico-educazione; psicoterapia; parent-training).
  • L’intervento: è sempre personalizzato e volto al benessere e al miglioramento della qualità della vita del minore nei propri contesti di vita. L’intervento proposto (percorso di psico-educativo o psicoterapia) può essere individuale, di gruppo e può prevedere il coinvolgimento attivo dei genitori. L’obiettivo dell’intervento con il bambino è anche quello di promuovere una maggiore consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza e fornire alcune strategie che possono essere messe in atto per superare i momenti di difficoltà.

L’obiettivo del lavoro con i genitori è ascoltare le loro difficoltà, aiutarli a comprendere maggiormente il punto di vista del figlio, restituire loro un senso di competenza e supportarli nell’applicazione di strategie che li facciano sentire più adeguati nella gestione della situazione.

Si fa presente che i percorsi di valutazione e di intervento sono sempre personalizzati in base all’età del bambino e al tipo di problema presentato.

 

COME LAVORO

L’approccio che utilizzo è di tipo cognitivo-comportamentale. La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), basata sulle evidenze scientifiche e generalmente di breve durata, fa riferimento ad un modello teorico che considera rilevante, ai fini del benessere fisico e psicologico, la consapevolezza delle proprie emozioni, pensieri e comportamenti.

Numerosi studi hanno dimostrato che l’intervento cognitivo-comportamentale in età evolutiva è efficace nel trattamento di molteplici problematiche e disturbi psicologici come l’ansia, la depressione, il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi del comportamento (iperattività, disturbo oppositivo-provocatorio…) ecc.

Gli interventi nell’infanzia e nell’adolescenza coinvolgono due ambiti: il trattamento e la prevenzione.

Un’idea centrale della CBT è che le emozioni sono collegate ai pensieri. Tali pensieri, che nelle problematiche di ansia, depressione ecc. diventano irrazionali o distorti, vengono trattati attraverso la ristrutturazione cognitiva, ovvero un processo psicoterapeutico durante il quale la persona impara a identificare pensieri irrazionali, maladattivi e disfunzionali e a trasformarli in pensieri maggiormente adattativi e funzionali su stimoli e situazioni temibili.

Negli ultimi anni, accanto alla CBT si è andata affermando come intervento cognitivo-comportamentale alternativo l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT). L’elemento chiave di questo approccio è l’accettazione da parte del paziente di ciò che è fuori dal suo controllo.

L’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) è un terapia di terza generazione che ha come obiettivo ultimo l’aumento della flessibilità psicologica dell’individuo attraverso sei principali processi: accettazione, defusione cognitiva, mindfulness, sé come contesto, azione impegnata e valori.

 

CON CHI LAVORO

Collaboro con i diversi specialisti presenti negli studi (logopedista, psicomotricista, pedagogista e neuropsichiatra infantile) ma anche con altre figure professionali come pediatri, psichiatri, avvocati ed insegnanti.

L’integrazione professionale mi consente di offrire una assistenza psicologica completa a bambini, adolescenti e genitori per la prevenzione, l’individuazione precoce e il trattamento di diverse problematiche dell’età evolutiva.