Disturbi del linguaggio

 

Definizione

Il Disturbo specifico di linguaggio si manifesta con problemi nell’acquisizione e nell’uso di diverse modalità di linguaggio (parlato, scritto, gestuale o di altro tipo), causati da deficit della comprensione e/o della produzione del linguaggio, questi problemi riguardano: una riduzione del lessico, una scarsa o assente strutturazione della frase (capacità di utilizzare regole sintattiche e morfologiche) e una mancata o ridotta fluenza del discorso (capacità di utilizzare le parole organizzandole in frasi di senso compiuto e legarle tra loro in una una conversazione).

 

Diagnosi

In un percorso diagnostico appropriato del Disturbo di Linguaggio di solito è coinvolta un’equipe multidisciplinare che è generalmente costituita da un Neuropsichiatra Infantile, da uno Psicologo e da un Logopedista. Dapprima viene raccolta l’anamnesi del soggetto, ossia tutte quelle informazioni circa la storia dello sviluppo psicomotorio, linguistico e comunicativo del bambino. In un secondo momento il bambino viene valutato attraverso l’osservazione diretta e attraverso dei test specifici standardizzati che sono in grado di discriminare se il ritardo del linguaggio non sia secondario ad un ritardo complessivo dello sviluppo. Vengono infine valutate le differenti componenti linguistiche quali la forma, la funzione e il contenuto del linguaggio, sempre con l’ausilio di test specifici. Per riassumere, dunque, la valutazione del linguaggio nei primi mesi e anni di vita del bambino si avvale dei contributi di diversi strumenti:

  • Anamnesi;
  • Raccolta e analisi di un campione di eloquio spontaneo;
  • Questionari per i genitori;
  • Osservazione di momenti di gioco (dal più libero al più strutturato, come nel caso del protocollo Alb) utili a individuare la presenza di intenzionalità comunicativa, della comparsa di un livello di simbolizzazione e dell’emergere dei cosiddetti precursori linguistici (ad esempio, i gesti deittici);
  • Test strutturati.

 

Trattamento

Il trattamento riabilitativo consigliato in caso di disturbi del linguaggio è di sicuro la Logopedia, che può essere erogata sia in forma individuale che in piccolo gruppo. In caso di adeguate competenze di comprensione si può attendere fino ai 36 mesi per intraprenderla, diversamente va valutata un’eventuale presa in carico precoce.

Sempre più frequentemente, alla terapia logopedica diretta vengono affiancati interventi indiretti, molto indicati soprattutto prima dei 36 mesi di vita del bambino. Un modello di intervento indiretto è il Parent Training, in cui i genitori diventano protagonisti attivi dell’intervento riabilitativo del proprio bambino, grazie alle strategie psicoeducative fornite dallo specialista.