Disturbo dell’Attenzione e Iperattività

 

Definizione (tratta da Linee Guida Sinpia)

Il disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI o ADHD) è caratterizzato da una difficoltà nell’organizzazione e nella regolazione del comportamento che si esprimere con difficoltà nel focalizzare mantenere l’attenzione, eccessiva attività motoria ed impulsività nel rispondere e nell’agire.

L’iperattività fa apparire questi bambini come agitati, irrequieti, incapaci di stare fermi. Questa eccessiva attività motoria (come muovere continuamente le gambe da seduti, giocherellare con oggetti, mantenere a fatica la posizione seduta ) compromette l’adeguata esecuzione dei compiti richiesti.

La disattenzione fa sembrare questi bambini costantemente distratti (come se avessero altro in mente), con scarsa cura dei dettagli, incapacità nel portare a termine un compito e sbadataggine per le cose e le attività importanti.

L’impulsività si manifesta come difficoltà nel pianificare ed organizzare azioni complesse, tendenza al cambiamento rapido da una attività ad un’altra, difficoltà a rispettare il proprio turno in situazioni di gioco e/o di gruppo e difficoltà nel posticipare la gratificazione (difficoltà nel lavorare per un premio lontano nel tempo).

L’incapacità di rimanere attenti e la tendenza ad approcciarsi in modo impulsivo fa si che spesso questi bambini abbiano una minore resa scolastica e sviluppino con maggiore difficoltà le proprie abilità cognitive. Inoltre, frequentemente, mostrano scarse abilità nell’utilizzare le norme di convivenza sociale: interferenza nella qualità delle relazioni tra loro ed il mondo che li circonda.

Infine, le difficoltà scolastiche, il difficile rapporto con gli altri, i rimproveri da parte di genitori ed insegnanti, il senso di inadeguatezza verso sé e le proprie capacità, possono portare questi bambini a sentirsi demoralizzati e/o ansiosi accentuando così le loro difficoltà.

 

Valutazione e diagnosi

Per prima cosa è fondamentale capire se il bambino presenta effettivamente un Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (DDAI) oppure è semplicemente un bambino molto vivace e con la testa tra le nuvole; si rende quindi necessario intraprendere un percorso di valutazione con uno specialista psicologo o neurospichiatra infantile (unici autorizzati a porre diagnosi).

Il percorso di valutazione, che porta ad accertare o meno la presenza del disturbo, viene effettuato  (nel nostro caso) dalla psicologa dell’età evolutiva e viene così articolato: uno-due incontri con i genitori; 5-6 incontri circa con il bambino; colloquio con le insegnanti (se necessario e preventivamente concordato con la famiglia); colloquio di restituzione con i genitori.

 

Trattamento

I dati in letteratura parlano di intervento multimodale come trattamento ideale per il DDAI; cioè di un intervento che veda coinvolti attivamente genitori, bambino e insegnanti.

Nei nostri studi, la proposta di trattamento è, generalmente, così articolata:

  • ciclo di trattamento individuale o di gruppo con il bambino: nel caso di bambino con età inferiore ai 9 anni l’intervento è di tipo psicomotorio; nel caso di un bambino di età pari o superiore ai 9 anni circa l’intervento è di tipo psicologico inteso come training-autoregolativo (insegnamento delle abilità di autocontrollo)
  • parent-training per i genitori, effettuato dalla psicologa per l’età evolutiva (per specifiche vedi voce “genitori” nel menù principale);
  • consulenza agli insegnanti (effettuata dal/i professionista/i che hanno valutato e che seguono il minore).